Inauguriamo con questo brevissimo racconto di fantasia , una nuova sezione del blog. A partire da una fotografia, infatti, abbiamo voluto giocare a inventarci una storia, che tenga conto sia di quanto suscitato dallo stimolo fotografico sia di quanto ci passa per la testa. La stessa fotografia, che ammirate qui sopra e scattata da Luca, ci ha visti impegnati per diversi mesi a ritrarre, in giro per la nostra città, argomenti, tematiche, stimoli che ci hanno colpito. Ma ora vi lasciamo al racconto, e rimandiamo a futuri post chi è interessato a scoprire di più. Buona lettura e.. Fateci sapere cosa ne pensate!
Il racconto de l’operaio della gru e la ragazza con l’ombrello.
Cala la luce della sera, ed il desolato spazio suburbano si stava colorando del rosso del sole. Dopo ore di lavoro dall’alto della sua postazione, anche la più laboriosa delle gru si appresta a cono udire la sua faticosa giornata. L’anonimo operaio si accingeva , stanco ma sereno, a scendere i numerosi gradini della sua gru. Lungo un viottolo nel verde cittadino , scorse una ragazza con un bell’ombrellino. Era bianco, tutto traforato, di fine pizzo francese. La aveva già notata dall’alto , un po’ più piccola e sfumata, e si stupì di averla ritrovata una volta disceso a terra. Si stava domandando chi potesse ancora girare così vestito, specie in questa città.
Subito le si avvicinò offrendole di bere un bicchiere di vino. Quel bel tramonto rosso che aveva ormai completamente avvolto la città stava svanendo. Lasciava il posto ad una notte stellata, così densa e scura che si potevano scorgere anche numerose stelle. Si sdraiarono quindi per terra, in uno dei pochi prati rimasti fra tutti quei cantieri, dimenticando il vino e domandandosi : ‘sarà la prima di molte sere stellate da guardare insieme?”.
BRAVI ! E’ sempre un vero piacere leggere i vostri articoli originali e scritti con un’ottima cifra linguistica. Oi…non smettete di farmi compagnia
Un abbraccio a tutta la redazione
Annamaria
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